domenica 5 agosto 2012

Parlare di Hangover è mainstream ma questi son casi strani

Scrivere questo post mi fa sorgere una qualche perplessità, per due ragioni specifiche:
 - prima di tutto questa settimana l'argomento è già stato trattato, nelle sue sfaccettature, ben tre volte
 - so che trattare certi argomenti è il modo migliore per attirare le cosiddette "ultime parole famose", ma non essendo mia intenzione tirarmela o simili, mi auguro che la sfiga se ne stia rintanata in un mondo migliore.
Chiaro, quindi:
tutto ha avuto inizio stamattina quando ho scritto un messaggio a CdS per sapere il programma del pomeriggio. Ieri sera siamo uscite e tra una cosa e l'altra, ci abbiamo dato parecchio dentro con birra, vodka e tequila. La sua risposta stamane è stata:

"Mi sono appena svegliata con un discreto post bevuta. Sto una merda, non ho più l'età"

Alchè, sapendola ancora una ventitreenne sveglia e arzilla, le ho mandato il tormentone del post sbronza che ogni ragazza perbene e con una certa cultura dovrebbe conoscere a memoria: questo.
La sua risposta una volta visto il video, è stata:

"Io sono la bionda"

Io no. Stamattina, superato il trauma risveglio, mi sentivo arzilla come una freschissima Mandy Moore. E non è la prima volta, infatti da tempo ormai, il video incriminato è diventato il tormentone mio e della Q ogni volta che una delle due passa una serata alcolicamente impegnativa e la mattina dopo, mentre lei vorrebbe strapparsi le tempie, io saluto il mondo con un sonoro "Buongiorno!". Diciamo quasi sempre. E' capitato anche a me di soffrire in silenzio col mio mal di testa, ma la cosa assurda è che capita più spesso se faccio la brava e non esagero. Scrissi a proposito in questo post. E quella sera avevo in corpo una misera Tennent's e un mojito...
Dunque tutto questo ciarpame di parole a caso è semplicemente volto ad introdurre il paradosso del doposbronza più alcuni casi interessanti di cui voglio rendervi partecipi:

Dicembre 2007 (anni 21): dopo aver sconfitto l'assai ben poco temibile esame di storia del cinema, mi concedo una serata con le compagne del liceo al Saloon. Per chi non lo sapesse, il locale è famoso per gli "spari", se vai ad ordinarne un giro al bancone, il barista ne approfitta e te ne offre sempre uno. Va a finire che siamo usciti di lì sui gomiti. Tre di noi vomitavano in agoni diversi di Paolo Sarpi mentre io pregavo il nostro accompagnatore di "andare piano altrimenti ti inauguro la Punto". Non so in che stato io sia tornata a casa, non ricordo nulla, ma ricordo perfettamente la sensazione di freschezza e leggerezza del giorno dopo. Una rosellina.

Ottobre 2009 (anni 23): una cosa per cui amo le feste celtiche è la copiosa presenza di idromele. Il capodanno celtico non fa differenza. Solo che l'idromele è stronzo, ne butti giù un bicchiere e non senti nulla. Dopo quattro continui a non sentire nulla. Solo che non sai manco come ti chiami e perché stai rotolando e ridendo nella ghiaia. Dopo aver accompagnato il mio amico esattamente dalla parte opposta rispetto a dove doveva andare, mi riporranno a casa. Il risveglio è stato particolare, pittoresco direi. Da un lato stavo bene. Quello destro. Il lato sinistro della mia testa era completamente bloccato: mal di testa a trapano, male allo zigomo, all'orecchio, al dente e alla gola. E la scusa dente del giudizio non reggeva perché li ho tutti da un pezzo. Quindi avendo constatato che questo postumo non m'impediva di studiare perfettamente, ho concluso che l'idromele non è troppo rischioso.

Settembre 2010 (anni 24): io e la Q usciamo per una serata tra amici. Che si prolunga. Molto.
La quantità di vodka redbull permette a me di uscire completmente di testa e a lei di stare molto peggio, salvando me perché almeno una sana tra le due era necessaria. Torno a casa alle sei. Mio padre, ignaro di tutto ciòmi sveglia alle otto con un caffè accompagnato dalle soavi note di Venditti!
"Spegni quella musica" biascico.
"Ma io volevo svegliarvi con un po' di allegria... va beh, la spengo"
Ingurgito velocemente il caffè (è un test, se lui rimane giù io posso passare una giornata lieta) e mi concedo un'altra oretta di sonno prima di passare l'intera giornata china sui libri. Alterno momenti di disperazione nauseabonda ad attimi di forza e giuro, studiare è stata una tortura.

Dicembre 2010 (sempre 24): alcatraz e qualche bicchiere di vodka lemon (ma non tanti, nel senso, io ricordo tutto) mi permettono di svegliarmi il mattino dopo con un simpatico cerchio alla testa. La sera avevo una fest di laurea alla quale mi sono trascinata spacciando il verdoni della mia faccia per un colore molto di moda negli anni sessanta (festa a tema...), bevendo coca cola e maledicendo gli altri presenti che si scolavano la sangria.

Settembre 2011 (anni 25): quello di cui si parlava sopra: una tennent's e un mojito che mi hanno accompagnata tutto il giorno seguente con un simpaticissimo cerchio alla testa che ad ogni passo ti sembra di morire.

Marzo 2012 (anni 26): San Patrizio da noi lo si è festeggiato con le birre verdi. Finite quelle mi si avvicina un attempato individuo il quale chiede se può offrirmi da bere. Accetto di buon grado e due ore e dieci tequila dopo *....*
Il giorno seguente mi chiama un'amica:
 - Come stai?
 - Bene, perché?
 - Ma ti ricordi quello che è successo ieri sera?
 - Certo!
 - Ti ricordi anche quando ti sei sdraiata sul pavimento del bagno (pulito, ho verificato) facendo l'angelo e invitandomi a seguirti perché "è tutto così bello visto da qui e io sono felice"?
 - Ehm... quello in effetti non lo ricordo. Però sto bene, te lo assicuro. 
E gliel'ho detto reduce da un banchetto a base di sushi durante il quale mi sono abbuffata come una porca.
Solo la settimana prima avevo trascorso il sabato accoccolata a letto rea di aver bevuto un paio di birre... fate voi.

Tra le tante cose che mi ha insegnato mio zio, ne ricordo due in particolare:
 - oh signor d'amore acceso con le bestemmie
e
 - non bere troppo, se proprio lo devi fare, evita di mischiare cose strane
Si dice anche che con l'avanzare dell'età il fisico ceda un pochino. E va bene che dei miei ventisei anni ne dimostro la metà, ma pensavo che la cosa coinvolgesse solo l'aspetto esteriore. Non credevo si estendesse al metabolismo (e la pancetta da birra significherà pre qualcosa?). Allora perché le volte che mi do alla pazza gioia finisco sempre per farla franca mentre quando faccio la brava concedendomi un solo alcolico in quantitativi discreti, al mio risveglio vorrei piangere, soffrire e dare fuoco al mio cervello?
A dire il vero non dovrei lamentarmi e continuare così, ma so per certo che il karma mi osserva da tempo e me le farà pagare tutte. Senza sconti.

10 commenti:

  1. Ma ci credi che tutta la gente che conosco della tua età dice sempre di non avere più l'età dopo le sbronze? Mi sa che è una specie di crisi :D

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  2. Io sono SEMPRE la Bionda! Anche se, a mia discolpa, posso dire che nel lontano settembre 2010 non era stata solo la vodka redbull. Ma anche il mojito, la birra, la caipicosa e il quantitativo ridicolo di pastina che avevo ingurgitato a casa mia alle ore SETTE! Only the brave. Oppure... only the AmicoEmi.

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  3. Ahahahah vero! "Ommioddio chiamiamo l'ambulanza" l'ho omessa, anche perché NON ERA STATA UNA MIA IDEA!
    Comunque the AmicoEmi ha qualche anno in più di noi e a quanto pare... non una crisi, tutte scuse

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  4. brava, sono orgogliosa di te! :)
    Io invece sono come Elliot, comincio a cedere, anche non ho intenzione di appendere il bicchiere al chiodo... l'importante è non mischiare, c'ha ragione lo zio

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    1. Mai appendere il bicchiere al chiodo. La cosa peggiore che potrebbe succederci è restare catatonici come jordan XD
      Lo zio c'ha sempre ragione!

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  5. l'ultima volta in cui ho bevuto tanto risale a novembre. Il giorno dopo sono stata non male, di più.
    Per fortuna non bevo più di due cocktail in una serata, l'alcol su di me ha un potere assurdo: mi fa addormentare! Quindi meglio evitare.

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    1. Anche su di me a volte... però dipende dall'andamento della mia curva del sonno (che spesso è alta :D) in quei casi me ne sto alla larga anch'io...

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  6. I post sugli hangover sono sempre i miei preferiti. ;)

    Dunque, da esperto del settore, direi che secondo me il tuo fisico tiene forte, quindi hai una naturale inclinazione per la sbronza potente invece che per quella soft.
    Per l'età, effettivamente, non ci si può fare nulla: ricordo quando mi ricordavo tutto e il giorno dopo riuscivo comunque ad allenarmi, mentre ora ho vuoti di memoria pazzeschi appena esagero un pò e il giorno dopo se riesco ad alzare due pesi già è un miracolo. Almeno fino all'ora di pranzo. :)

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    1. Ahahah guarda, finchè il fisico me lo consente, dell'età non m'interessa. tanto so che la fregatura è alle porte... ciò che spero ardentemente è che sia una cosa graduale, non voglio svegliarmi una settimana fresca come una rosa e la settimana dopo, d'imporvviso diventare uno zombie con la consapevolezza che sarà così per sempre...

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    2. Mi pare un ottimo approccio.
      Io cerco sempre di consentirmi il più possibile, a prescindere da fisico e mente.
      Tanto ho già deciso che fino ai centotre anni da qua non mi scollano. ;)

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