giovedì 9 gennaio 2014

C'è da ben sperare

Lo so, lo so, l'anno nuovo è cominciato da più di una settimana, avrei già dovuto adagiarmici comodamente, lasciarmi cingere dai giorni che scorrono, crearmi una conchetta dove guardare e vivere i tempi che verranno. Purtroppo però, l'unica superficie dove mi sono adagiata finora è il letto del coinquilino della mia amica Meow, sbavando impunemente sul cuscino del suddetto. Non fatevi cullare da pensieri piccanti: il fanciullo era assente e ad ogni modo non interessato alla mia persona in quanto amante del sesso maschile. Per quanto riguarda il lasciarmi cingere, fantasticate pure, perchè finalmente la mia vita ha iniziato a prendere una piega interessante (ribadisco i ringraziamenti a CdS) quindi posso dire che il nuovo anno si è presentato con una bella faccia.
Ad ogni modo, nonostante da ormai una settimana siamo entrati con entrambi i piedi nel duemilaquattordici, mi piacerebbe tirare le fila dell'anno passato, da un punto di vista diciamo globale.
Il duemilatredici è stato l'anno di Game of Thrones e di Walter White. E' stato anche l'anno di Papa Francesco, del swing, di Ruzzle, di Candy Crush e di Scottecs Comics. Guardando Supersquorz ho scoperto che l'acqua è un veleno potentissimo e non sono mai stata più felice di non possedere una vasca da bagno (già, i 27 sono quasi passati ma è meglio stare attenti) e ancora del ritorno di Bridget Jones, delle start up, del coworking e di Adruino (che poi, se queste cose esistevano anche l'anno passato, io comunque le ignoravo).
Purtroppo però, il 2013 è stato anche l'anno di Oscar Giannino, di Renzi, di Beppe Grillo e dell'Italia sull'orlo dell'anarchia. Di Miley Cyrus che cavalca una palla da demolizione e del vintage arraffazzonato, quello che intreccia senza problemi gli anni '20 con gli anni '50, unendo piume e Delorian, come se tutto ciò che è passato fosse indistintamente buono e giusto. Che potrei anche accettarlo, ma proponetemi una cosa per volta. E se volessimo ignorare tutti i prediciottesimi che il duemilatredici ci ha regalato, non possiamo ignorare che sia stato l'anno degli elenchi. Più numerosi di quando Saviano ce li propinava in televisione a Vieni via con me.
Come non ricordare
 - I buoni propositi per un anno in bicicletta
 - Le ventiquattro cose che siamo stanchi di sentire
 - Le venti pubblicità degli anni '50 che oggi sarebbero considerate immorali
 - le dieci cose da fare per la buona riuscita di un colloquio (no vi prego, guardatelo perchè fa troppo ridere)
 - Le 20 foto che non dovete perdervi (se non soffrite di vertigini)
 - Le cose che vi rendono un antifiga
 - Le otto cose da fare prima di stendere il bucato
 - Le quarantaquattro cose da fare mai
 - Le ventordici scuse per immagazzinare nel domani quello che avrei dovuto fare ieri
Sebbene tutti questi elenchi dimostrino più o meno la stessa cosa, uno in particolare la fa apparire più lampante che mai:


Da ogni punto dell'articolo emerge in modo lampante come ormai ognuno di noi aspiri alla notorietà. E soprattutto che non importa avere talento, particolari capacità, bella presenza, titoli nobiliari, perchè viviamo in un paese dove Trucebaldazzi ha più possibilità di comparire in televisione rispetto a un diplomato al conservatorio.
Capite da soli che per una povera crista reduce da anni di sforzi e riconoscimenti più o meno inutili, da ormai sei mesi in cerca di un briciolino di attenzione, tutto ciò sia scoraggiante e nauseabondo.
Il 2013 è stato l'anno delle pacche sulle spalle e dei lavori gratis, c'è da ben sperare che quello nuovo riservi palate di danaro e un repulisti totale delle schifezze da youtube e dai social network. Se così non fosse, inizierò a ingrassare come una foca e a fare tutorial sulle trecce, sdraiata sui binari del treno, con una colonna sonora neomelodica.
E poi vediamo chi è più bravo!


6 commenti:

  1. Il 2013 è stato l'anno dei leggins color carne...speriamo bene!!!

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  2. Non ricordavo così tante cose del 2013 o.o Che anno stupido XD Speriamo nel 2014!

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  3. Ti auguro un buon anno...Per me il 2013 è da dimenticare...Spero in un anno nuovo migliore...

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    1. Per me per fortuna no, ma lo è stato il 2012, quindi sono fiduciosa per te :D

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