sabato 19 febbraio 2011

Il gabinetto del dr. D (B. per gli amici)

*ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente NON casuale

Uno dei più ricchi imprenditori al mondo, cofondatore e amministratore delegato di un'azienda informatica leader sul mercato internazionale, nonchè amministratore delegato di una nota casa di produzione cinematografica, è in fin di vita. Colpito da un tumore incurabile, al suo capezzale vengono riuniti gli ideatori e creatori dei più famosi social network e motori di ricerca al fine di creare una piattaforma in grado di racogliere informazione i consigli utili a salvare la vita all'insostituibile.
Solo un nome manca all'appello: quello del viscido e terribile professor Pain, ideatore nonchè creatore della piattaforma "Cogitoergosum", ideale per un social learning basato sull'affidabilità delle fonti e l'ineluttabilità del risultato. Profondamente offeso da questo affronto, il professor Pain già medita vendetta:
L'occasione di riscatto non si fa attendere: al terribile programmatore è appena stata fatta un'offerta che non potrà rifiutare: un incarico come consulente presso una delle migliori scuole di cinema in italia, seconda solo al rinomato C.S.C. un istituzione che, oltre a formare ottimi operatori del settore (che, nonostante siamo in un paese di merda come l'italia, non andranno a infoltire le file di artisti incompresi), come speso accade in casi di istituti dalla rinomata validità, pesa moltissimo sulle case del comune il quale, stanco di buttare soldi nella formazione di futuri registi che di produrre cinepanettoni non ne hanno per le palle, ha deciso di portare la scuola alla rovina, nominando diretore ad interim tale professor Dolore, (ma meglio noto col soprannome affidatogli in enera età, Bua, probabilmente da qualche insegnante elementare affezionata a lui dopo sette anni d'assidua presenza) e come vicedirettore, un simpatico istrione (forse vi ricorderete di lui per la magistrale interpretazione del ruolo di Barabba nella Passione di Mel Gibson... facva la linguaccia) a cui non è ben chiara la differenza tra sceneggiatura e scenografia.
Ora, dovete sapere che, sin dalla nascita, la scuola è uno dei massimi clienti della ditta di S.J., nonchè una fucina di talenti per la famosa società di produzione gestita dall'imprenditore americano. Quale migliore occasione di vendetta per il furioso professor Pain? Dopo aver ottenuto il prezioso incarico ed essersi confrontato con la direzione, scoprendo che gli intenti convergono verso la distruzione sia fisica che psicologia dell'istituto, relegandolo nell'oblio, i due perfidi individui si accingono ad accogliere sorridenti, gli studenti del primo anno.
Nella speranza di raccogliere un cospiquo mucchietto di denaro, e poter così chiudere il bilancio in positivo, la selezione degli studenti da ammettere viene totalmente eliminata: centocinquanta persone vengono stipate in una piccola auletta dai pomposi lampadari. Tra di loro figurano spensierati diciannovenni freschi di maturità e venticinquenni laureate, sul cui volto splendono nitide le prime rughette e nella mente fluttuano pensieri confusi sul proprio futuro. Sono tutte persone simpatiche ma le probabilità di fare amicizia vengono spazzate via dall'acerrima competizione scaturita per mano di Pain: solo la metà di loro sopravviverà al primo anno e condizione necessaria per la sopravivenza è il raggiungimento di un punteggio alto sulla piattaforma "Cogitoergosum". ovviamente, per non rischiare di perdere clienti, e quindi soldi, per la rimanente metà è già stato organizzato un corso a numero aperto le cui finalità non sono ancora ben chiare nemmeno agli organizzatori. Non è importante, i soldi prima di tutto.
Pain nel frattempo, approfittando dello stato di semicoscienza degli studenti, dovuto alle innumerevoli ore trascorse al buio ad ascoltare lezioni confuse, cercando di trovare una connessione tra di esse, conduce con un punteggio di 5000 stelline le file di utenti sul "Cogitoergosum" e, mostrando con orgoglio il risultato ottenuto, riesce a strappare al professor Dolore anche l'incarico di Coordinatore degli esami. La mente calcolatrice del direttore coglie subito gl'innumerevogli vantaggi della situazione: affidare il coordinamento degli esami ad uno che di cinema ne capisce meno di un pesce rosso, non può che accelerare la dipartita della scuola. Ma il piano di Dolore è molto più fine di quanto si possa pensare: rinunisce a gran voce gli insegnanti presentandogli l'eletto, il prescelto a coordinare gli esami, insinuando tra loro ira e frustrazione, dopodichè chiamerà i suoi portavoce ad esporre il piano degli esami agli studenti i quali, confusi e spaesati, si appelleranno all'intervento dei docenti, convinti che il loro contributo possa avere qualche effetto.
Dall'alto della torre, Dolore contempla la scena... poveri sciocchi, quest'ultimo disperato tentativo di salvezza non farà altro che fomentare la rabbia degli insegnanti, conducendoli ad azioni concrete. A quel punto scatteranno innumerevoli sanzioni disciplinari e il conseguente licenziamento. Eliminando loro, le colonne portanti della scuola, l'istituto affonderà nell'oblio, senza che nessuno ne senta la mancanza.


In realtà non si tratta della recensione di un film. Preferirei davvero fosse così ma purtroppo tutto ciò che ho raccontato fin'ora nulla è se non la realtà che vivo ogni giorno a scuola. Beh, ovviamente tralasciando la questione Steve Jobs. Nonostante sospetti che il nostro coordinatore se la sia un po' presa a male, non credo sia questa la causa scatenante della sua presa di potere, perlopiù contando che noi non siamo sicuramente il miglio cliente della Apple... mi sono lasciata prendere la mano e ho infarcito la storia di particolari divertenti, ma vi assicuro che la sostanza non cambia: all'alba del 19 febbraio, ancora non abbiamo idea di quali saranno gli argomenti d'esame e del perchè un insegnante di "tutt'altro che suona più o meno come 'TURISMATICA'" sia stato chiamato a coordinarli, dei motivi per cui una scuola che assicurava occupazione al 90% degli studenti stia subendo lo smantellamento, ovviamente in modo tacito e con la dovuta calma e ogni giorno ci domandiamo come mai chi agisce arricchendo la cultura, lavorando onestamente e con impegno e, in tono rispettoso critichi e replichi a decisioni che non convincono, venga punito con sanzioni disciplinari che accumulatesi porteranno all'inevitabile licenziamento.
A fronte di improvvisi cambiamenti che hanno portato la scuola a non somigliare più a se stessa, presi sulla base di motivazioni ad oggi sconosciute, interrogando chi quelle decisioni le ha prese, ci sentiamo semplicemente rispondere:

"Se non ci fossero cambiamenti, ad oggi gli unici con diritto di voto sarebbero solo gli uomini"

Valutate un po' voi...

Nessun commento:

Posta un commento