lunedì 25 aprile 2011

Liberazioni


Mi aspettavo secchiate e secchiate d'acqua. Un po' come quand'ero alle elementari e il 25 aprile, rigorosamente pioveva. Ricordo un fiume di ombrelli colorati e la folla festante. Non mancava mai qualche maschera del B. corredata di *parte del corpo a caso tenuta lontana dalla luce del sole*. Non mi era ancora ben chiaro il tutto, pian piano ci spiegarono com'era andata.
Oggi invece il sole ha deciso di fare una breve ma intensa comparsata e sviare tutta la folla festante verso chissà quali luculliane grigliate, sicchè eravamo davvero in pochi, ma pur sempre allegri, danzanti, con tanta voglia di ricordare e liberarci un po' anche noi!
Perchè ultimamente sono davvero tante le cose di cui potrei fare a meno, come ad esempio l'idea che la cultura non paghi, che sia solo appannaggio della sinistra, e per queste due ragioni, un peso del quale si può fare tranquillamente a meno. Che poi basterebbe soltanto dare un occhio alle statistiche, esaminando la proporzione tra livello culturale e prodotto interno lordo per rendersi conto che i fattori sono direttamente proporzionali (e dare un occhio all'ultima frase per rendersi conto che prediligo le materie umanistiche, tuttavia dai, credo d'aver reso l'idea... ).
E' pur vero che la maggior parte delle volte questa "cultura" è intesa come... skills... mi viene il termine inglese anzichè quello italiano... ('naggia!), mmh conoscienze pratiche, scienze applicate, medicina, ingegneeria, astrofisica, architettura, escludendo totalmente le lettere e l'arte. A cosa servono? A nulla! Senza alcuna intenzione di plagio nei confronti della Q, ricordo il giorno in cui arrivammo in Abruzzo e ci chiesero se tra noi ci fosse un dottore.

Il capo gruppo tutto orgoglioso, indicando me: "Lei! Lei è dottoressa!!"
Io, smorzando gli entusiasmi: "Si, in beni culturali..."
L'altro, affossandomi definitivamente "Ah beh chissene frega allora!"

Ecco, capite? S'è mai vista una casa costruita con pile di libri? S'è mai visto un malato curato con dosi giornaliere di film d'essay? E non tiriamo fuori la cromoterapia, è un argomento scorretto e del tutto fuori tema!
Quella cultura forse è anche vero, non paga! Ma immaginereste voi la noia se mancasse del tutto? Mi manca la scenetta spiritosa e sull'apocalittico andante da piazzare a questo punto, lascerò all'immaginazione del prossimo l'idea di un mondo senza libri, senza musica, nè cinema, nè arte. Mmh per favore anche no!
Purtroppo però, visto che le cose sembrano stare proprio così, quella cultura pare essere un peso sulle tasche del comune, stanno pensando bene di eliminarla del tutto, tagliuzzando qua e là fondi casualmente destinati alla nostra scuola. Ecco spiegato il motivo della politica autoritaria, dell'affidamento di incarichi al primo incompetente che capiti a tiro, della totale mancanza di un programma e dello stipaggio di centoquaranta polli in un minuscolo spazio vitale. Che poi ora saranno meno di cento...
Eco spiegata la situazione insomma.
Ma la nomina del nuovo direttore non è ancora sufficiente a riportare le cose com'erano ai tempi d'oro, ci vuole qualcosina in più, tipo un bel cambio di rotta alla città di Milano. Ma voi ci credete?
Mah... per sapere la risposta bisogna aspettare. E così io attendo la mia liberazione, che avverrà, SE avverrà, il 16 maggio.
Speriamo!
Buon 25 a tutti voi!

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