mercoledì 20 febbraio 2013

Valentina in libreria

Oggi dopo la lezione, ho deciso di fare un giretto alla Feltrinelli, un luogo sempre ricco di ottimi spunti per le mie riflessioni sulla vita, l'universo e tutto il resto no altrimenti ci avrei già guadagnato parecchio.
Insomma, stasera, dopo mesi che valutavo la situazione, ho deciso di lasciar perdere qualsiasi tipo di remora e comprare l'ennesimo capitolo dell'ennesima saga un po' fantasy, un po' erotico - strappalacrime. Si sa come vanno queste cose: ti avvicini a un libro perché ti piace la copertina, poi lo apri e scopri che anche il carattere con cui è scritto e la mole di pagine (800 in carattere quattordici, che anche col buio i miei quattro occhioni riescono a decifrarlo senza problemi) potrebbero rivelarsi interessanti e finisce che lo compri. Dopo mesi di polvere e mansioni da fermaporte, finisci per leggerlo e ti piace un sacco. Scoprendo che si tratta del capitolo di una trilogia, a metà tra il dubbio che possa rivelare una boiata e la voglia di sapere come va a finire, lasci passare un anno, ma poi, nel giro di dieci giorni, hai divorato sia il secondo che il terzo volume e l'amore per questa storia rasenta la dipendenza grave. Solo che la storia è finita, conclusa, terminata. Ma poi scopri che non è proprio così, e l'autrice ha iniziato un'altra trilogia (che però in Italia, come è giusto che sia, è divisa in sei libri) che inizia da dove ci eravamo lasciati l'ultima volta ma spostandosi da un protagonista ad uno nuovo. Aiuto. Qui la dipendenza è grave ma i dubbi lo sono ancora di più: e se la storia non fosse all'altezza della prima? E se, cambiando protagonista, l'empatia scomparisse completamente? E se... e se... e se... ho finito per cedere e rischiare, con la consapevolezza che la delusione potrebbe essere cocente. 
Morale della favola, mi introduco in libreria con aria furtiva e noto che lo scaffale su cui il libro si trova è lo stesso (ma il lato diverso) su cui giace roba tipo Twilight, Warm Bodies e tutti i morti della Harris. Va beh, lo afferro e sempre più furtiva, mi dirigo alla cassa. Poi penso che però un po' di zucchero (badilate di zucchero) e romanticismo fantaerotico non farebbero male e che gli hipster che leggono David Foster Wallace possono tranquillamente morire sul rogo. David Foster Wallace sta al seitan come  Jacqueline Carey sta ad bell'hamburger (non una fiorentina ma almeno è cibo vero). Dopo aver letto decine di cose di cui non capite niente, avrete finalmente voglia anche voi di staccare il cervello e svagare un po' susu. Ma questo è il discorso che ho intrapreso qualche post fa quindi non mi ripeto. 
Tornando in libreria e alla mia strada verso la cassa, prima di raggiungerla, mi imbatto in una pila di libri per ragazzine e li guardo. Trattasi della saga di Valentina, scritta da Angelo Petrosino. Non so se quando eravate piccoli li avete mai letti. C'era Le fatiche di Valentina, Non arrenderti, Valentina, Cosa sogni Valentina. Tutti che parlavano di questa ragazzina torinese, un po' supereroina, un po' geniale, un po' semplicemente precorritrice degli hipster di oggi. Una ragazza perfetta, bionda, carina, intelligente, responsabile, capace dopo quattro lezioni con il suo amico Ben di parlare un inglese che manco io dopo due mesi a Londra... anche un po' noiosa, però quando avevo dieci anni ci stava tutta. Ora le cose sono un po' cambiate. I libri, da tre sono diventati 80 e probabilmente, visto il carattere, l'interlinea, i disegnini e tutto il resto, si rivolgono on più a bambini di dieci anni ma di sei. All'inizio ho pensato: Ammazza che fortunelli, io mica ce li avevo tutti sti libri quando facevo le elementari. Poi ho lett i titoli. Sorvolando V come Valentina (va beh) possiamo trovare Un mistero per Valentina, In viaggio con Valentina, A scola con Valentina, La cugina di Valentina, i nonni, gli zii, i nipoti e i figliastri di Valentina, Al vernissage con Valentina e per ultimi Valentina Ama Tazio e Un amico in Internet per Valentina. Tazio? Chi è TAZIO! E Ben? Quel povero ragazzino inglese tanto timido e tenero che ci ha messo tre libri per strapparle un bacetto? TAZIO! Pfff. E soprattutto INTERNET? Gli amici di INTERNET in un libro per bambini? Con magari Valentina che manda e-mail allegando foto e chissà, incontra Tazio in una chat! Cosa facciamo leggere ai nostri bambini? Lo sanno tutti che Internet è un luogo pericoloso e non adatto ai bambini, meglio non istigarli con letture del genere no? Che poi crescono, aprono blog idioti e iniziano a leggere libri fantasy erotici! 

15 commenti:

  1. ma io ora voglio sapere che libro hai comprato xD

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    1. Ahahah ho preso "Il trono e la stirpe" di Jacqueline Carey.

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  2. Noi avevamo il battello a vapore, con le serie di colori diversi, do you remember? La generazione di mia sorella aveva Geronimo Stilton, la nostra prole probabilmente leggerà direttamente gli ebook e non proverà mai l'ebbrezza di imprecare per essersi tagliati con la carta.
    Io se non so che fare, mi chiudo nella libreria di stazione termini e ci perdo le ore, per poi uscire sempre con uno Zafon o un Musso o con qualcosa di tedesco, non so perchè mi piacciono i romanzi di autori tedeschi...
    E sai che anch'io, quando devo "mettere ordine" comincio da una gita in libreria? ;-)

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  3. Ovvio che me lo ricordo! Sono passata dai blu, agli arancioni ai rossi! Io non riesco a fare a meno della carta, anche solo l'odore mi rilassa da morire. E' anche per questo che vado in libreria a sfogarmi!

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    1. Idem. Adoro talmente i libri che non riesco a prenderli in prestito, devo averli miei per poterli poi tenere e sentire l'odore della carta che invecchia. Per non parlare poi dei libri usati, dei quali mi viene da immaginare la storia oltre la storia, quella di chi lì ha posseduti prima...

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    2. ancora più bello quando qualcuno ci ha scritto sopra... Io li prenderei anche in biblioteca, solo che sono gelosa, non li restituirei volentieri, i miei non li ivendo nemmeno...

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  4. ma fai sul serio???
    cmq, collane di libri da bambine, erano la mia passione.
    poi passo sulla libreria e guardo quali leggevo io!

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    1. Faccio sul serio si. Ma su cosa?
      Voglio sapere cosa leggevi, poi ti dico cosa leggevo io dopo gli undici anni (e per fortuna ho smesso presto)

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  5. Anch'io vado in libreria per sfogarmi, e ultimamente in biblioteca! Io da bambino passai da Rodari e Lodi ai Librigame :-) Non mi avventuro col fantasy solo perché ho paura della lunghezza delle saghe, sempre che non siano già concluse! Devo forse iniziare a leggere David Foster Wallace?

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    1. Solo saghe concluse sempre! E David Foster Wallace con moderazione. Ho letto La scopa del sistema che è anche carino, ma darei fuoco a tutti i letterati mangiaverdure che girano con Infinite Jest sottobraccio!

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  6. io da bimba leggevo solo libri gialli, c'era una collana che si chiamava "piccoli brividi", l'adoravo!
    mia nipote, 7 anni, sa usare internet meglio di me, con la mia supervisione, naturalmente. non le impedirò, all'età giusta, di aprire un blog, ma dovrà passare sul mio cadavere per aprire un fashion blog!:-D

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    1. Piccoli brividi! Ovvio che me li ricordo!!! con le pagine verdine :D
      Prestali a tua nipote e non lasciarle aprire nessuno fescion blog!!!

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  7. Io avevo letto le Fatiche di Valentina dopo averlo rubato ad un'""""amica""" in colonia. Come vedi ero già un disperata prima dell'INTERNET.

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    1. DEPPPRRRAVATA! Anch'io rubavo i libri, solo che i bimbi d'oggi rubano gli iphone e i trucchi.

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  8. a me è sempre piaciuto leggere...e quindi anche da piccina leggevo molto e ogni cosa..e si anche io ho letto un libro di Valentina:)anche io quando esco dall'uni ogni tanto faccio una passeggiata in libreria per vedere se c'è qualche libro che m'ispira:)bellissimo post..

    se ti va passa da me nuovo post..
    http://thecherrybombdiary.blogspot.it/2013/03/firmocom.html#comment-form

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