martedì 4 gennaio 2011

Arrossisco... davanti al mirino...

Oggi ero in giro a passeggio con due amiche.

Dopo aver pranzato, chiacchierato, spettegolato e bevuto uno splendido caffè da Arnold's (mammachebbuono), una delle fanciulle avrebbe dovuto prendere il treno a Cadorna e ci ha proposto di accompagnarla e fare una passeggiata.

"Dai si, che bello! Così ne approfitto e vi riempio di foto" ho detto io, pensando anche che sarebbe stata anche un'ottima occasione per immortalare i meravigliosi addobbi natalizi appesi in via Dante e Cadorna.

E invece no!

Errore, grandissimo errore. Infatti sorvoliamo il fatto che i "meravigliosi addobbi natalizi appesi in via Dante" si siano trasformati in palle informi marroni che tutto sembrano, fuorchè luminarie (anzi, guardateli e poi ditemi cosa vi sembrano... volanti per giunta) che non mi sono sentita di immortalare... ma soprattutto, m'è preso un blocco incredibile e non c'è stato verso di tirare fuori la macchina foto e far due scatti.

Non so, sarà che non avevamo tutto il tempo del mondo, io non sono certo veloce a trovare i parametri giusti e non mi sembrava carino far perdere il treno a Gelatina d'Argento, che poi avrebbe dovuto aspettare un'ora... sarà che ho la macchina foto da pochi giorni, sono superemozionata ma temo sempre che tanta eccitazione sembri tipo "ehi, guarda io che cosìho e TU NO!" - che poi, tra l'altro, non è che pensi questo, quando a farlo sono altre persone... tipo OML, ho conosciuto prima la sua reflex, poi lui ... stavamo mangiando, ha immortalato ogni singolo attimo, ogni minima briciola...  - sarà che non la so usare nemmeno troppo bene, quindi ho un po' d'ansia da prestazione e, ovviamente, tutto ciò aumenta se sono con altre persone...

Fatto sta che ho salutato Gelly, lei ha perso il treno (mica per colpa mia però) e abbiamo preso tutte e tre la metro, felici, lasciando questo meraviglioso pomeriggio impresso solo nelle nostre menti. Niente foto.

Poi però ho fatto un giretto. Da sola. E ho sperato con tutta me stessa che la strada fosse deserta. In realtà c'era solo un vecchietto che faceva le foto col cellulare... tenero, però aveva anche l'aria un po' losca. Va beh, fatto sta che mi sono scatenata e di foto ne ho fatte tipo 150.

E sono tornata a casa di ottimo umore, come non mi capitava da tanto tempo!

Comunque, ora ce l'ho: il primo buon proposito per l'anno nuovo: IMPARARE A TIRARE FUORI LA MACCHINA FOTOGRAFICA ANCHE CON LE ALTRE PERSONE! Che tanto Gelly il treno l'ha perso lo stesso!

7 commenti:

  1. ah come ti capisco...fab ha fatto un master di fotografia da strada..... (vedi il post il più bello spettacolo) io mi sono rifiutata non ce l'avrei mai fatta

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  2. Voglio conoscere il professor F.
    Pensa esattamente quel che vorrei fare, ma non faccio perchè il coraggio manca...
    Vorrei fare anch'io un master o un corso simile, appena avrò un po' di tempo mi do da fare per cercarlo, dev'essere meraviglioso

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  3. Quelle SONO palle informi, non lo sembrano e basta...

    Per le foto, prova a tenere la macchina fuori da subito, ben prima che ti serva: ti abituerai :)

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  4. mmh dici? proverò e ti dirò
    ahahah quelli vorrebbero sembrare addobbi natalizi, ma quando li ho visti ho pensato "ehi, rifiuti fluttuanti!!

    che schifoooooo, un mese fa erano bianche!

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  5. La tua stessa difficoltà l'ho eliminata in questo modo (beh, QUASI del tutto...).

    Il mio problema rimane però non "disturbare la scena", mettendo in soggezione le persone che vorrei ritrarre; amo le emozioni spontanee e odio le messe in posa.

    Il metodo più efficace che ho trovato, è attendere pazientemente, alle volte anche qualche ora, con un teleobiettivo... niente di esagerato, non si deve certo essere nascosti come dei ladri :)
    (ad esempio queste http://www.flickr.com/photos/continuu/tags/piazzadelcampo,people/ le ho scattate facendo così)

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  6. e sono stupende, specie quella con le ragazze coi cappellini di paglia...
    in effetti l'altro giorno ho provato a fare come dicevi tu, e uscire con la macchina già fuorim è stato proficuo... l'unica cosa... quando fotografi sconosciuti... non si rischia un pestaggio?

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  7. Grazie :D
    (però non capisco perché hai messo quella del bimbo con la mamma tra le preferite ;) )

    Mi fa piacere di essere stato d'aiuto! Il risultato è qualcosa di pubblicabile?

    Beh, il pestaggio non credo, però credo che il segreto sia sempre "come lo fai" e non cosa fai (come per tutto). Ad esempio se fossi tu il soggetto e se non conoscessi chi ti sta fotografando, indipendentemente da chi possa essere in realtà, non potrebbe darti meno fastidio o addirittura farti piacere se lo identificassi come un -vero fotografo-? Quindi, a rigor di logica, qualcuno che userà la tua immagine per creare qualcosa di -bello-? Almeno, io la vedo così e sto lavorando su me stesso in questi termini.

    Poi l'esperienza gioca un ruolo fondamentale: riesci a distinguere sempre meglio le situazioni in cui non dai fastidio facendo una foto (senza farti paranoie) e acquisti fiducia in te stessa, migliorando quindi la tua -professionalità- agli occhi degli altri.

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