sabato 15 settembre 2012

Clic...

Ok sono tornata, più fresca che mai.
Mia madre ieri sera
 - Il tuo umore è nettamente migliorato, anche se sospetto di saperlo, qual'è la causa?
 - No, sei fuori strada. Sono contenta perché oggi sono uscita, ho fatto tante belle cose e prima di tornare a casa mi sono anche mangiata un gelato.
Erano le sette e mezza, avevo una fame porca (dato che ieri a pranzo ho mangiar solo un misero panino...) e è passando davanti a una gelateria, ho guardato la vetrina e pensando che non fosse il caso, sono passata oltre. Poi sono tornata indietro. E ho preso uno stecchino alla banana e cioccolato. Che buono... 
Comunque. Ieri mi sono riattivata. A dire il vero, superato lo sconforto di lunedì e la malinconia di mercoledì (i giorni di pioggia in questo periodo mi mettono una malinconia creativa un po' strana, ne parlerò) ho ripreso un po di colorito e ho finito per concludere più cose in una settimana scarsa che in tre mesi d'estate... più o meno, diciamo che mi piace vederla così.
Adesso dovrei essere al corso di ricerca teatrale a Macao ma stamattina non mi sono svegliata. E poi ho scoperto ieri sera alle tre che avrei dovuto portare un piccolo testo teatrale a memoria. E quando lo imparavo? Ok, poche righe sarebbero andate bene ugualmente ma QUANDO LO IMPARAVO?? Sulla 90? Si, avrei avuto tutto il tempo, ma la sacrosanta verità è che avevo sonno e mi sono alzata tardi. Quindi nada. A parte questo però mi sono presa un po' di soddisfazioni.
Giovedì ho rapito laQ e siamo andate nei campi a fare qualche foto. Nello specifico io ho fatto delle foto a lei che come modella è straordinaria! Ieri le ho sistemate e dopo aver poltrito di fronte allo schermo del computer per un'oretta ho deciso di attivarmi e andare a vedere una mostra fotografica. Che poi alla fine erano due mostre fotografiche, entrambe deludenti (ero stat avvertita ma non me ne ricordavo) ma non importa. 
Poi ieri c'era un così bel sole che non potevo mica tornarmene a casa senza fare una passeggiatina e qualche foto sul naviglio che, al tramonto è proprio affascinante. Lo so che è scontato, lo so che se devo scegliere finisco sempre per fare un giretto in quel posto ma non è così scomodo da raggiungere e soprattutto è sempre pieno di cosine interessanti da fotografare. E poi ero già lì, su, la prossima volta vado in Sempione a fotografare i tizi che giocano a basket o ai giardinetti a fare foto agli anziani (a pensarci bene non è un'idea così malsana...). Insomma, sono tornata a casa con un centinaio di fotine, quaranta delle quali da non scartare, che per i miei standard è una buona percentuale. Ed ero contenta, soddisfatta, allegra, di ottimo umore.
Stasera spero di riuscire a concludere un'altra delle tante cose che avrei voglia di fare ma, non dipendendo totalmente da me il risultato della faccenda, preferisco tenere la bocca chiusa e parlarne a cose fatte. 
Poi ci sarebbe ancora da svuotare l'armadio, svuotare, smontare e disintegrare il mobile della mia stanza, dipingere la parete dove ora sta quel catafalco, prendere le cassette della frutta, verniciarle, costruirci una libreria a muro aiutandomi, se riesco, con i pezzi del catafalco che non ho voglia di gettare per forza nel dmenticatoio. Potrebbero rivelarsi utili in fondo... 

Ho paura!





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