lunedì 9 dicembre 2013

Il tiro perfetto

Cosa fanno le ragazze Cosmo il sabato sera?
Niente eventi mondani, niente party esclusivi. Le VERE ragazze Cosmo, quelle toste che vengono dal ghetto, preferiscono qualcosa di alternativo, come regredire all'età di tredici anni rintanandosi in una sala giochi, circondate da tamarri d'ogni specie. E posso assicurare che la dose di sfortuna abbattutasi su di me ieri sera è da considerarsi come qualcosa di estremamente alternativo. Quantomeno c'è da sperarlo. per la cronaca:

 - prima di tutto perdo due gettoni litigando contro un videogioco stronzo

 - poi, mentre sfoggio le mie abilità, frutto di anni d'allenamento a pinball, mi rendo conto di aver perso il porta tabacco, pazientemente cucito da un'amica e memoria di tante sventure.

 - infine decido che è la serata giusta per giocare la peggiore partita a bowling di tutta la mia vita.

Non sono mai stata brava ma non pensavo che sarei tornata a casa totalizzando un dignitosissimo 30. O 29... non ne sono sicura. Non credevo fosse possibile e invece così è stato.
Il fatto è che quando ho tirato la prima palla, guardandola finire miseramente nel canale, ho sperato che con la seconda le cose avrebbero potuto migliorare, ma così non è stato. E se alla settima palla finita nel canale la speranza sembrava ancora viva, con l'ultimo tiro ho deciso di rassegnarmi alla realtà: mentre le mie amichette svettavano verso il settanta, io non avrei superato i trenta punti.
Va beh può succedere, schifo per schifo rimango comunque il boss dello sparatutto (non è vero, anche al laser game vengo sconfitta senza ritegno) ma per stasera sarà meglio non rischiare oltre.
Poi però capita che ci pensi su e, in momenti di nullafacenza, riesca a trovare metafore poco ortodosse anche in una partita di bowling.
Tiri una volta e finisce male, la seconda non sembra andare meglio e così le successive... migliorerà col tempo, dicono. Ma se così non fosse? Alla fine è questione di poco: il polso nella posizione sbagliata, un piccolo sbilanciamento, una palla troppo pesante o troppo leggera che alla fine rischia di prendere la direzione che non dovrebbe. E ne ho provate tante: quella viola leggera, quella nera e pesantissima, la gialla, la rossa, quella rosa a pallini celesti piena di biglie, ma nessuna sembrava andare bene, anche dopo tanti tentativi.
Chi mi garantisce che troverò la posizione e i movimenti giusti, che avrò abbastanza tentativi a mia disposizione prima di perdere la pazienza e rinunciare una volta per tutte? Soprattutto tenendo conto che dalla mia ho quest'incurabile tendenza a non voler mai imparare dalle esperienze passate. In fondo ci metto del mio...
Intanto, mentre mi pongo domande ed elaboro strategie volte alla ricerca del tiro perfetto, mi rendo conto di aver scelto una metafora terribilmente ambigua...

6 commenti:

  1. Dai anche io faccio schifo al bowling. Secondo me, stando nella metafora e senza essere ambigui, si può anche cambiare sport. Non è detto che la vita sia solo bowling! Uno ci prova, ci mette se stesso, ma se non va non va!

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    1. Eh... non sempre si può cambiare. A volte si, ma dipende che significato dai alla metafora, purtroppo... Ma conto comunque di diventare una tiratrice provetta. In alternativa, se possibile, esplorare nuove vie :D

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  2. Io cerco di prendere una mediamente pesante, non troppo leggera o non va nella direzione giusta, solo che siccome sono uno stuzzicadenti quando tiro quelle più pesanti non riesco a dare loro troppa forza e vanno lentissime e tutti mi prendono in giro per la lentezza che raggiungono le palle che tiro xD

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    1. Vero? Anche se quelle leggere riesco comunque a direzionarle meglio. Anche se ricordo una partita molto buona giocata tutta con palle mediamente pesanti... boh...

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