venerdì 13 luglio 2012

Vai a fare l'intellettuale da un'altra parte

Sono reduce da una serata disastrosa... se così la si può definire. Al parchetto dietro casa mia (eh già, c'è vita su Marte e anche nel profondo sud milanese) c'era in programma un concerto di un gruppo appena scoperto, amici di amici molto bravi e promettenti ma gli organizzatori del festival ci hanno riservato l'ennesimo fuori programma. Così, mentre percorrevo il viaggetto e sentivo Alicia Keys, mi son detta che forse non era proprio destino. E mi son lasciata alle spalle il dj set reggae dance hall che per carità, apprezzo moltissimo in generale, ma quando son da sola e domani m devo pure svegliare per lavorare, evito volentieri.
Già, da sola. E' il terzo concerto questo mese che vado a vedere per i fatti miei. E se da una parte ciò aumenta il mio orgoglio, non nascondo un velo di tristezza e delusione.
Voglio dire, dai cazzo!
Non capisco se per colpa degli ambienti che frequento o mia che me le vado proprio a cercare, tendo sempre a circondarmi di pseudointellettuali artistici, letterati, scenografi, cineasti snob, che puntualmente cerco di evitare il più possibile, preferendo i casinisti rock and roll, i tamarri e gente improbabile a caso che la mamma non vede di buon occhio.  Poi succede che si cresce insieme e ti rendi conto che alcuni amici storici si son trasformati nella categoria di cui sopra, che tanto tendi a schifare ma che in fondo vi volete così bene che non ce la fai a dare loro un calcio e mandarli a quel paese...
Quello che però mi fa più incazzare non è tanto l'ostentata creatività sempre e comunque. Conoscendo soggetti simili fin dall'infanzia ho imparato a filtrare e certe castronerie non le sento proprio. Altre volte, proprio perché cresciuti insieme, so bene che l'estro c'è, quindi anche la stima non manca. Mi incazzo perché questi soggetti, che tanto millantano esperienze pazzesche e sfagiolano proposte una dietro l'altra, in realtà non fanno nulla di tutto ciò, quando lo fanno e ti tirano in mezzo, il più delle volte la proposta si rivela una mezza cagata e la volta in cui tu proponi qualcosa di interessante sono stanchi, hanno da fare, hanno il cane che si morde la coda, devono studiare per gli esami del sangue... cose così.
La prima volta mi era successo alla maratona di cortometraggi animati al Milano Film Festival... voglio dire, film gratis, sul prato, con la birra, arrivi e te ne vai quando vuoi e ti fai pure una cultura. Niente da fare. Troppo impegnati per concedersi.
Successe di nuovo per una rassegna di film gratuiti, per un concerto della nostra scuola... di esempi ne avrei tanti da annoiare chiunque... solo due nell'ultimo mese... Ogni volta è così, non posso, ho da fare, sticazzi... cos'hai da fare? No, niente, bevo una birra con un amico... e poi questa è la stessa gente che si lamenta perché "facciamo sempre le stesse cose, si finisce a bere negli stessi posti uffa ho bisogno di cambiare".
E ci credo, il mese scorso siamo andati a Macao su suggerimento di un soggetto geniale, talmente geniale da seccare in pieno la serata che a detta di tutti è stata fra le più belle (orchestra Verdi e musicisti improvvisati in piazza, silenzio assoluto, cielo stellato) andandoci giusto giusto il giorno dopo quando c'era in programma... niente. Se proponi serate a caso e poi ti lamenti, fatti delle domande.
Che alla fine quando a decidere qualcosa sono io mi ritrovo sempre coi soggetti più impensabili, i suddetti casinisti che a fine serata mi dicono quanto sono contenti d'esser venuti e che "queste cose dovremmo farle più spesso"...
Dovrei prenderla sul personale?

13 commenti:

  1. Hei.. io ero venuta a vedere i corti animati! Ma forse io rientro nella categoria "tamarri e gente improbabile". xDDDDDD

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    1. Tu in realtà rientravi nel genere casinisti... come tutti i vianotesi XD. L'informatico che ci siamo portate dietro quella sera era un "personaggio improbabile. Effettivamente si era anche divertito!

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    2. Ehi! Io non sono mai venuta perché son tre anni che il giorno dopo ho esami XDD Esami veri! Mica quelli del sangue!

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    3. ahahahah è vero. Ma anche tu figuri tra i casinisti! XD

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  2. Purtroppo un altro punto in comune. Comunque kudos per riuscire a filtrare le belinate che ti dicono i "veri artisti", perchè io non ci riesco e li stangolerei.
    Fai bene ad andare da sola. A me successo con le vacanze e anche con il resto. Ho notato ora, dopo un apio d'anni, che se non chiedi tu e vedono che continui a fare cose interessanti, si autospronano e ti chiedono loro di venire.

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    1. Altro punto in comune, le vacanze, quest'anno ho deciso che vado per gli affari miei... e poi ti racconterò com'+ andata. Sulla faccenda dei due anni ci credo fermamente anch'io ma non ho abbastanza pazienza!

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    2. ah magari due! Scusa, ho detto un paio, ma ce ne sono voluti un po' di più, specialmente per le vacanze, che, comunque, continuo a voler fare da sola, a meno che non sia con due delle persone che ho scoperto essere a prova di ferie... DOve vai di bello? Aspetto racconti dettttttttagliatissssssssimi!

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    3. Eh tesoro, se tutto fosse andato come doveva andare ti avrei scritto dalla piovosa Edimburgo... ma a quanto pare dovrò aspettare settembre e tempo permettendo mi rifarò delle vacanze ignoranti nelle marche... forse... ma i racconti non mancheranno!

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  3. Mi associo! Odio le stesse categorie che odi tu ma me le ritrovo sempre tra i piedi! E le persone che frequento sono.. beh diciamo "personaggi improbabili"!!

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  4. Più personaggi improbabili per tutti!!!

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  5. LaQ io ti amo anche se non sei improbabile (sei una bonza improbabile... vale?)

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