"Per lui sarai sempre la sua bambina..."
Spiego: i miei se ne vanno via per due settimane (evviva) e il mio genitore maschio altresì chiamato padre ha deciso che, non essendo io capace di utilizzare i sovraelencati elettrodomestici, non devo utilizzarli. Inutile dire che non è vero. Se escludiamo la lavastoviglie, visto che credo di essere l'unica persona di mia conoscenza che trova più rapido lavare i piatti a mano anziché caricare, preparare e avviare, - ho dei problemi - posso affermare di non aver sprecato per intero i miei
Ma non importa, non sono offesa, si è già fatto perdonare spiegandomi (e mimando) la reazione del basilico desideroso d'acqua. Tutto ciò in romano quindi fate un po' voi!
E per il resto tutto bene! Da domani tornerò ufficialmente in possesso del regno dei fiori di carota e inaugurerò la comune dell'amore e del cazzeggio spinto visto che ho finalmente finito (per ora) di lavorare.
Impegni cinici a parte, (possono definirsi ufficialmente archiviati, morti e sepolti fino a metà ottobre), vi ho mai parlato del mio corto?
No ovviamente, essendo io una persona superstiziosa ho preferito evitare. Ma ora mi sembra il caso di farlo anche perché ho taciuto troppe cose interessanti che meritavano assolutamente d'esser citate.
questo post sta somigliando sempre di più a una puntata dei simpson, sebbene molto meno divertente e bidimensionale
Tornando al corto, tutto ebbe inizio una gelida sera di febbraio. Anzi, prima! A gennaio un'amica che tra l'altro non vedevo da un po', una di quelle con cui ti trovi benissimo ma che non vedi praticamente mai, mi propone di partecipare ad un concorso internazionale. E io, un po' per sfizio, un po' perchè lusingata dal fatto che l'avesse chiesto proprio a me (io la trovo geniale, la stimo da more), un po' perché alla fine non avevo niente da fare - appunto - ho detto di si! Così arriviamo a quella gelida serata di febbraio in cui, davanti a due margarita, buttiamo giù un paio di idee, entrambe poco convinte di riuscire a combinare qualcosa, essendo la scadenza a meno di un mese.
Inizia così una lunga serie di domeniche a casa mia in cui lavoriamo, disegnano, cazzeggiamo e finalmente, il 28 di febbraio, siamo pronte ad uploadare le nostre meravigliose creazioni: una bella, una carina ma talmente piena di cliché da farmi incazzare.
Essendo state settimane parecchio impegnative, nel momento stesso in cui premo il tasto "upload", la mia testa viene invasa da un unico pensiero: "ecco, ora questa brutta storia è finita, non ne voglio più sentir parlare, ciao ciao, goodbye!"
E invece no.
Verso metà marzo vengo contattata dalla dolce fanciulla la quale mi comunica che abbiamo superato la selezione! Uno dei due soggetti è piaciuto e tra i quindici vincitori (su 129, mica cazzi eh) ci siamo anche noi! E parteciperemo non con il soggetto bello, ma con quello carino e pieno di cliché. La cosa peggiore di tutte è che non è solo ricco di cliché, ma anche di animazioni! L'idea era di fondere le riprese dal vero col cartone animato e a quanto pare i giudici devono essersi gasati un sacco, li possino... anche perché ciò significa che il mio ruolo guadagna un sacco d'importanza... e responsabilità... e io non sono capace!!! Un'intera produzione sulle mie spalle... come faccio?
Il lato positivo della faccenda però, oltre al fatto che forse potrei anche imparare qualcosa di utile per il futuro (ma ad aprile questo lato non riuscivo ancora a vederlo) è racchiuso in tre meravigliosi giorni ad Amsterdam, tutto pagato tranne gli sfizi (e avete capito quali). Tre giorni deliziosi, se escludiamo il duro lavoro, le otto ore giornaliere di workshop e il nervoso per la workshop leader imbecille a cui non piace il nostro progetto (tesoro, non fa impazzire nemmeno me ma la mia socia ci tiene tantissimo quindi si fa come dice lei e tu non rompi). Tre giorni davvero belli, durante i quali abbiamo conosciuto tanti ragazzi di altre scuole d'europa, saggiato la freddezza dei nordici, sfiorato la rissa (io) con uno slavo che dopo sei ore di lavoro "vuole fare una considerazione sul progetto delle italiane"... mangiato come porche, girato in bicicletta (io, con una ragazza estone che, appena l'ho abbracciata per evitare di cadere si è irrigidita come un pezzo di legno), bevuto, fumato, parlato, cazzeggiato... e insegnato alla ragazza estone che dare tre bacini per salutarsi non è la fine del mondo! Tante cose insomma.
Fatto sta che a workshop finito si doveva lavorare. E il planning prevedeva una finalizzazione degli storyboard e della sceneggiatura fino a inizio maggio, pausa, poi lavoro lavoro lavoro lavoro da metà giugno a metà agosto. Le riprese invece erano previste per metà luglio.
Io e la mia socia ci siamo letteralmente fatte il culo. Lei in modo più diluito ma senza fermarsi, io a singhiozzi. E finita la prima parte, uploadati gli ultimi storyboard alla faccia della stronzissima workshop leader che fino all'ultimo ci è stata addosso, a metà giugno ho iniziato a lavorare sulle animazioni. Acanto a me CdS (manco a dirlo) e miss V, la mia stacanovista preferita, bulgare a e incazzosa, cos se la workshop leader scassa ancora le palle, ci pensa lei a spaccare butilia e amazare familia! Ecco!
Pian piano la cerchia di collaboratori si è allargata, per primo l'aiuto regista nonchè il meraviglioso fidanzato dell'altra fanciulla, tante carinissime comparse, un direttore della fotografia di tutto rispetto e, grazie a CdS anche un compositore che non potevamo trovarne uno migliore! E tutti gli altri, recuperati qua e là attraverso passaparola, conoscenze e casting vari! E per ultimi - ci piace scegliere con cura - i due attori.
Ora se riassumo i giorni di riprese non la smetto più di raccontare, anche narrare tutto il lavoro mio e delle mie socie diventa lungo, complesso e ripetitivo. L'importante è sapere che a oggi tutto sta andando secondo i tempi. Non so quanto possa definirsi un lavoro splendido (e mi riferisco alle animazioni, perché le riprese sono venute da dio). Sul set tutto è andato per il meglio nonostante il secondo giorno la mia sveglia abbia deciso di non suonare, facendomi così arrivare con mezz'ora di ritardo (ma nonostante questo abbiamo comunque finito con un'ora d'anticipo, tiè), con le ragazze abbiamo finito prima del previsto, pian piano ho imparato ad apprezzare prima e a innamorarmi poi di questo lavoro e ora lo trovo adorabile. Intanto la prima bozza del lavoro dovrebbe essere in viaggio verso Amsterdam. Da qui a settembre c'è ancora molto da fare, ma per adesso a posto così!
Non vi ho raccontato nulla né della storia né del tema né di niente. Sempre superstiziosa resto ma prometto che presto sarò meno avara di dettagli.
Ho solo un dubbio: la fanciulla con cui sto collaborando altri non è che il braccio destro di 075. Se io sono il braccio destro del braccio destro.. cosa sono esattamente?