mercoledì 15 febbraio 2012

#2: La mia citazione preferita

"Un giorno ci incroceremo in un caffè o in metropolitana.
Cercheremo di non riconoscerci o di fingere di non vederci, ci gireremo svelti dall’altra parte. Saremo imbarazzati per ciò che è diventato il nostro “noi”, per quello che ne è rimasto. Niente. Due estranei uniti da un passato immaginario."
Daniel Glattauer, Le ho mai raccontato del vento del Nord



L'indecisione cerca di metterci il becco, ma alla fine qualcuno la spunta sempre.
Sarà stata la foto, saranno stati i pensieri che mi bazzicavano in mente due mesi fa ma, senza nemmeno sapere chi fosse sto Glattauer, decisi che quel libro doveva essere mio. A quanto pare eravamo in molti a condividere quel desiderio, infatti ho girato mari di librerie senza risultato, finendo per trovarlo proprio alla Feltrinelli... there's no place like home... 
Poche parole che ho subito sentito mie: descrivono quel lato di me romantico, un po'' pessimista ma speranzoso, che ama fantasticare su come potrebbero andare alcune faccende se rimandate di qualche anno. Allo stesso tempo quella parte sadica e troppo curiosa, ossessionata dall'idea che in un futuro, potrei trattare da estraneo qualcuno ora fondamentale, ripetendo esattamente le parole del libro. Sono pensieri da fare? Perchè non godersi il momento anzichè riporre tutte le speranze in un futuro o, al contrario, essere terrorizzata da quello che potrà succedere un giorno?

10 commenti:

  1. Le ho mai raccontato del vento del Nord è un libro che mi è piaciuto tantissimo

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  2. e' comunque meglio sperare in un futuro che non vivere nel passato, no? :)

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  3. Ci sono situazioni che vissute a distanza di tempo e cambiati noi, potrebbero avere dei risvolti completamente diversi.

    Baci

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  4. ho sul comodino, insieme ad altri mille libri, "in città zero gradi" in attesa di essere aperto. a questo punto non ho più scuse.
    su cosa diventa un "noi" col tempo e la distanza, beh, non so bene che cosa dire. dico solo che "niente" forse è troppo drastico. diventa qualcosa di diverso, di estraneo, di lontano, di evanescente ma pur sempre "qualcosa". ma forse è solo una speranza.
    ciao, alla prossima

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  5. @Metiu: in realtà nel libro quel "niente" purtroppo ha un senso, dipende dalle condizioni e dalle vite di chi forma quel "noi", poi ogni situazione è diversa... non dico nient'altro, devi leggerlo. Poi dimmi com'è "in città zero gradi"

    Voglio anche il parere di Bussola, che so averlo letto!

    Ale: ovvio. Altro problema di cui sono affetta :)

    Kylie: sicuramente... il punto sta nello scoprire se i risvolti siano peggiori o migliori di quel che immaginiamo...

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  6. hei ma è molto bello anche il tuo!! ti seguo e spero ricambierai! a presto cara!

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  7. Non hai i captcha, tranquilla.

    Bacio

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  8. è esattamente la situazione che vivo con il mio ex. Ci vediamo spesso e ognuno fa finta di niente. Che tristezza...eppure ricordo perfino dove aveva i nei. Ahhhh tristesse!

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    1. Penso che prima o poi scriverò un post a riguardo... non dico che stia vivendo la stessa cosa, ma una situazione molto simile...
      tristezza si...

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