E' una piovosa giornata di fine febbraio. Sei andata a letto alle cinque con ingenti quantità d'alcool in corpo. Ti risvegli tre ore dopo, nessun mal di testa, un sorriso da far invidia a Spongebob e l'espressione ebete sul volto.
E' una splendida giornata di fine maggio, una di quelle mattinate azzurre che a Milano si vedono di rado. Alle due eri già a letto ma, nonostante siano già le nove e mezza e si prospetti una divertente mattinata tra amiche, non vedi proprio che bisogno ci sia di alzarti. Grugnendo, ti nfagotti tra le coperte.
Ci misi poco a capire che qualcosa non andava.
Maggio finiva accompagnato dal malumore, il disagio, i magoni immotivati e dai pomeriggi trascorsi al parchetto dietro casa, ad ascoltare i Kooks e ammirare il fiumiciattolo acquitrinoso che in quel momento mi sembrava così romantico. Pensai di risolvere la situazione tagliandomi i capelli, cazzata seconda solo all'idea di uscire con Sir Biss.
Ma il problema era altrove: S mi mancava tanto. Troppo forse. Da non riuscire a percorrene una strada senza pensare quando ci avevamo camminato insieme (e di strade ne avremo percorse quattro...). Il ragazzo non migliorava certo la situazione: continuava a cercarmi con l'unico intento di bisticciare usando come pretesto l'argomento più improbabile. Nulla di diretto insomma. E dopo due settimane di riflessioni, discussioni stresanti con le amiche, metafore poco ortodosse, all'ennesimo tentativo di insulto, decisi di prenderlo di petto, scusarmi per come mi ero comportata (e non intendo l'aver semplicemente baciato un suo amico, ma per averlo fatto davanti a lui. Essendo libera credo di non dover rendere conto delle mie scelte, figuriamoci a lui!) e spiegargli come mi sentivo. In pillole
Mi piaci oggi. Domani non so.
"A me va bene, io non voglio alcun impegno". Parole sue.
E stavolta voglio anche rovinarmi, sebbene un po' timorosa - visti gli esiti disastrosi dell'ultima volta - gli chiedo anche di uscire. Ma alla faccia del peggior pronostico, il tempo con S trascorre veloce, tra chiacchiere e risate, passeggiate mano nella mano, baci e nient'altro perchè all'una ero già a letto, però....
FUCK YEAH!
Mi ero sbagliata, S è stupendo e io fin'ora nient'altro che una stupida!
Quindi, nonostante i problemi di sorta (d'estate lui lavora molto e di lì a poco io avrei avuto gli esami), giugno e luglio furono un idillio. Avevo raggiunto un perfetto equilibrio nell'assenza totale di vincoli con tanta voglia di sentirsi, di vedersi e vivere tutto con la massima spontaneità possibile. Ero felice. Piccolo intoppo alla faccenda: stavo per andarmene a Londra. Ma non vedevo il problema, come poteva finire qualcosa che di fatto non era mai cominciata? Avremmo avuto tempo di recuperare i mesi trascorsi lontano l'uno dall'altra.
E sono partita.
Le prime tre settimane sentirci fu abbastanza facile. Mi mancava abbastanza da sperare che venisse a trovarmi. Poi la faccenda si fece più complicata. Cambiando casa iniziarono i problemi: affirttuaria stronza e intrattabile - italiana almeno, cosa che mi permise, se non altro, di vantare un bidet! - nessun lavoro all'orizzonte, risparmi da conservare con parsimonia, connessione internet inesistente e febbre. Sentirci da casa era impossibile ma, vista l'influenza, stessa cosa valeva per lo scrocco aggresssivo all'Apple Store. Dopo tre giorni di silenzi, S iniziò a mandarmi messaggi tipo "Buongiorno!", ":)", "Toc Toc" o ancora "Buona domenica!" quei messaggi per cui la voglia di rispondere è direttamente proporzionale al credito presente sul telefono e inversamente proporzionale al denaro che la vodafone ha deciso di scalarti a caso perchè sei stronza e stai all'estero insomma. La ciliegina sulla torta però arriva su facebook, il giorno in cui la stronzissima padrona di casa decise di attivarci LA MAAAADRE (nome con cui era solita chiamare il router, da qui in avanti LA MAAAADRE). Apro la pagina e trovo un'email:
"Alùraaaa???"
We, alùra che!?!?
Ma vista la presenza di connessione in casa, decisi di mandare a S qualche segno di vita, al quale rispose quasi offeso per un silenzio così lungo, commentando, tra le altre mille cose, così:
"Ti sarà venuto l'herpes a furia di limonare".
Eeeh avoja, in realtà nemmeno uno con il lanternino perchè qui la stronza ha la mente di ben altri pensieri impensierita (tu ad esempio...). Ma dato che trovi intollerante non sentirmi per quattro o cinque giorni filati, senza peraltro che tra noi esista alcun impegno, posso anche decidere d'inaugurare il festival del limone duro. Tanto a trovarmi non ci verrai mai, visto che seitroppoimpegnatoalavoraretuttiigiornisenzapotermaichiuderequelbucodimerdadovesprechiituoiannimigliori! Ciao ciccio!
Tre giorni dopo, LA MAAADRE morì.
E presto arrivò anche il 15 di settembre. Appena poggiai il mio piedino sul suolo natio, S non si diede per vinto e continuò a farsi sentire, reclamando a gran voce la mia compagnia. Immaginate una persona tornata a casa dopo due mesi d'assnenza, sarà una persona indaffarata, magari un po' triste, senza tanta voglia di chiacchierare per ore. Ma S non lo capisce: al secondo declino, mi ribalta in faccia tutta la sua rabbia e frustrazione: perchè lo sconvogle non sentirmi esultare all'idea di vederlo e la mia scarsa propensione alle chiacchierate lo turba nel profondo. Ma credo che la poca voglia di parlare sia concessa a tutti, specialmente quando non hai proprio nulla di nuovo da dire a qualcuno che hai sentito appena il giorno prima. E quello prima ancora... specie se non ci sono impegni di nessun genere. Cerco di spiegarglielo, aggiungendo che, mentre ero via, tutti quei messaggi a raffica, coronati da un francesismo alquanto fuori luogo mi avevano leggermente (?) infastidita.
"Ma non volevo offenderti, mi sembrava un commento simpatico"
Eh certo, io lo dico sempre alle mie amiche. Ogni volta che saluto Lassò, vista la sua rigogliosa attività sessuale, m'interesso sempre alle condizioni della sua candida! Ora che ci penso, io e Jelly non ci sentiamo da un po'... cià che le chiedo com'è messa con la sifilide!
In quale sistema numerico, una frase del genere sarebbe un commento simpatico?
Va beh, visto il rancore, il capitolo S. sembra ritenersi concluso. Ma siamo solo a settembre, non affrettiamoci a cantar vittoria.
Perchè, nonostante mi spiacesse aver litigato con una persona a cui tenevo e che in fondo continuava a piacermi, e sebbene io non mi facessi sentire (per evitare di torturarlo o sconvolgerlo più di quanto già non avessi fatto), bastò attendere una settimana scarsa e S avanzò un nuovo invito, che non avrei voluto declinare ma la situazione scolastica disastrosa mi costrinse a farlo. L'invito, così come l'inizo delle lezioni venne posticipato al giorno dopo, e quello dopo ancora, e così via per i cinque giorni successivi.
Poi la scuola iniziò davvero. E l'insistenza di S mi convinse ad allontanarmi in modo definitivo. In amor vince chi fugge è un proverbio su cui ho dei dubbi, ma questo è fin troppo! Specie se il botta e risposta
Usciamo?
Non posso
si protrae fino a dicembre. E all'ennesimo declino, si conclude con S incazzato perchè "se ti rompo puoi anche dirmelo, allora non te lo chiedo più e mi levo dalle balle va!"
Ma scusa, dirtelo gentilmente è inutile perchè non capisci, dirtelo con più decisione ti offende... (e credimi, il peggio lo tengo per me, perchè tutto ciò che penso davvero temo potrebbe causarti conseguenze ben più gravi di una semplice offesa), io cosa devo fare? Dopo un po' non ci arrivi da solo?
Ti sei mai posto il dubbio di aver esagerato? Ti sei mai chiesto perchè sei sempre tu a farti sentire?
Anzi, ti sei mai posto una domanda in vita tua? Perchè a me sembra che tu abbia sempre dato per scontato di piacermi. Sbagliando clamorosamente! D'altra parte che io ti piacevo, non me l'hai mai detto in modo esplicito. Me l'hai fatto capire. E cosa ti impediva di dedurre che per me era il contrario?
Ora, se tutto va bene, sembra che qualcosa, in quella testa ci sia entrato. Fino a nuovo ordine...
Scatta il countdown?
the final countdown? ;)
RispondiEliminabellissimo blog, adoro i colori e lo stile di scrittura!!!!! Stupenderrimo ^___^
L'ho letto tutto e ti adoro sempre di più! *_*
RispondiElimina*-*
RispondiEliminagrazie! *con gli occhioni luccicosi*
non so perchè ma ho il sentore che si rifarà vivo! ;)
RispondiEliminaEhm..non glielo avevi detto tu che ti piaceva? cmq ricordati che i maschi sono tardi di mente e se vedi che non capiscono i segnali bisogna parlar chiaro.. che sòla questo... si rifarà sentire s-i-c-u-r-o!
RispondiElimina:) peccato che abbia parlato a sproposito quando eri a Londra.. ma tu sei partita che eri presa di lui,mi pare.. e pensavi a lui a Londra.. poi ti è scesa tutta definitivamente? peccato :( a volte è cosi' pero'.. Lu :)
No beh spetta...
RispondiEliminagli avevo detto che mi piaceva ma ero stata ben chiara sulla precarietà della cosa, io volevo divertirmi, vivere una cosa alla giornata (on dimentichiamo che abita molto molto lontano e non ha mai tempo di fare niente perchè lavora), invece mi son trovata nella situazione opposta, con una persona gelosa e opprimente, che mi ha praticamente dato della zoccola... l'ho svalutato molto, ho pensato che se già stando così si permetteva d'essere molto geloso, figuriamoci continuando la cosa... nono, non era proprio il caso
soffocante direi :-)
RispondiEliminaL anonima di prima..
fai bene,mandalo a cagare